Pubblicazioni
“Amo troppo questa storia per scendere a compromessi con un editore”
Mamme Single per Scelta
L’ultimo Libro di Giorgia Würth
Se la maternità è un viaggio, come dicono spesso scrittori e psicologi, quello affrontato dalle madri single per scelta è una via di mezzo tra l’Odissea e Pechino Express. Sono donne che hanno percorso mezza Europa, scegliendo la via della procreazione medicalmente assistita in paesi più permissivi del nostro, attraversando al tempo stesso il territorio un po’ impervio della propria coscienza e lasciando in queste pagine l’eredità di un’esperienza preziosa per tutti coloro che desiderano capire, o che vorranno intraprendere lo stesso viaggio, confrontandosi con le possibilità della scienza e i labirinti normativi, la fragilità del corpo e la discriminazione di cui è ancora oggetto la famiglia non tradizionale, i dubbi e la solitudine. E la potenza dell’amore.
IO, LUI e altri effetti collaterali
L’ultimo Romanzo di Giorgia Würth
Vera è felice. Alla soglia dei quarant’anni, dopo tante e strazianti delusioni amorose, desidera intensamente un figlio e il matrimonio con Alberto, e sa che tutto questo sta per succedere. Invece, scopre che il suo Lui ha un’altra, che quest’altra ha la metà dei suoi anni, è biondissima, e pure molto incinta.
Poi c’è Lui, il vicino enigmatico e affascinante che la maltratta quando la incontra ma la raccatta quando è a pezzi… che peccato che sia gay. E c’è anche Lui, il suo allievo piccolo piccolo che le chiede coraggio e un supereroe in prestito. Lui invece, il suo adorato papà che le ha fatto anche da mamma, non c’è più. Papà, con le sue mani grandi e i suoi abbracci dove ogni cosa trovava un suo senso.
Devastata, Vera decide di farla finita. Non soltanto con gli uomini, ma anche con una vita troppo complicata e pesante da sostenere da sola. Si stende sul suo fedele divano e si prepara ad affrontare l’ultimo viaggio, ma sul più bello – si fa per dire – qualcuno la disturba. Suona insistentemente alla porta. Non demorde. C’è un pacco per lei. Lui, il contenuto azzurro, le salva la vita. E gliela cambierà per sempre (con qualche piccolo effetto collaterale).
Tutta da rifare
Io Sole l’amavo e basta, ed è per questo che decisi di iscrivermi al liceo scientifico. Solo per seguire la ragazza che amavo un numero inquantificabile, tipo infinito.
Sole invece dava dei numeri a tutto. 165 centimetri era lo spazio che lei occupava nel mondo in altezza, 57 i suoi chili nell’universo, 76 la circonferenza del suo seno, 71 quella della vita, 43 la larghezza delle sue spalle, 57 la lunghezza del suo braccio, 44 la sua taglia, 38 le sue scarpe e 14 i suoi anni. Totale 565.
Aggiornava i dati ogni mese e non era mai contenta del risultato. Io le dicevo sempre che doveva lasciar perdere i numeri, che sono ingannevoli e antipatici, per concentrarsi un po’ di più per esempio sulla lettura di un buon libro, ma lei i libri li usava più che altro per imparare a camminare dritta mettendoseli sulla testa perché sua madre le diceva sempre che era gobba.
L’accarezzatrice
Gioia è una ragazza come tante, trent’anni e molti progetti nel cuore: ancora non sa che la vita le riserva una missione straordinaria, e che il suo destino è racchiuso nel suo stesso nome.
Gioia ha appena perso il lavoro da infermiera in ospedale, il fidanzato l’ha lasciata, è preoccupata per suo padre malato. I giorni passano, l’ansia cresce, nulla si muove: non c’è lavoro, gli orizzonti sembrano chiusi. Finché una mattina Gioia risponde a un annuncio nel quale si richiede “un’infermiera con spiccata sensibilità” a Bellinzona. È così che conosce Rosaria, una donna malata di sclerosi multipla, che cerca per il suo amatissimo marito, anch’egli gravemente invalido, un’assistente sessuale…
Comincia per Gioia – dopo l’iniziale turbamento – la scoperta di un mondo, quello dei disabili, dei loro bisogni, dell’apartheid in cui spesso la società li confina. La scoperta di un universo vibrante di speranza e di coraggio.
Molte persone portatrici di handicap sono private della possibilità di sperimentare il piacere fisico o semplicemente un contatto corporeo diverso da quello medicalizzato. Sono private dell’esperienza dell’empatia e dell’emozione di una carezza, con esiti psicologici spesso devastanti.
In Svizzera e in diversi Paesi del Nord Europa la figura degli “assistenti sessuali” – dotati di una formazione medica e psicologica – è prevista dalla legge. Non in Italia, dove un moralismo diffuso finisce per lasciare sulle spalle delle famiglie la gestione di queste esperienze, fondamentali per dare dignità alla vita.
Nessuno si scandalizza se qualcuno legge per i ciechi. Perché allora indignarsi se qualcuno si occupa di far sperimentare la tenerezza a una donna o un uomo intrappolati nel proprio stesso corpo? Questo romanzo racconta di come Gioia decida di diventare un’accarezzatrice, di come un incontro speciale faccia cadere tutti i suoi pregiudizi e di come, da quel giorno, la sua vita e quella di tante persone intorno a lei cambi per sempre.
Giorgia Würth illumina con coraggio esistenze difficili, tocca il nervo scoperto di tante nostre paure, prova con semplicità e con forza a immaginare un futuro più umano per tutti noi.