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Il dito mi trema mentre sono qui, a presentarvi il mio ultimo figlio, quello fecondato ormai più di 3 anni fa nel pieno di un maldamore devastante, quello che ha avuto una gestazione piuttosto complicata e una gravidanza lunghissima (pensate che nel frattempo ho partorito 2 gemelli), quello che scalcia da mesi per uscire, quello che accarezzo mentre terrorizzata gli sussurro ancora un attimo.

Mamma non é pronta.

Ma é un figlio cocciuto, che ha voglia di nascere. Di andarsene in giro per il mondo e fare amicizia.

Io, come ogni madre, vorrei tenerlo sempre con me. E allora lasciatemelo cullare ancora un po’, che poi dal 14 maggio sarà (anche) vostro.

Prendetelo per mano e, per favore, abbiatene cura.

Perché Lui é figlio dei No, e dei Grazie.

Ne ho così tanti da dire che non basterebbe un altro libro.

Inizio da te, Massimo Sirelli … Te che hai dato forma e (pro)fili a un sogno, te che hai disegnato il volto di questo bimbo, e l’hai reso così bello e potente come solo l’essenziale puó essere.

GRAZIE

(ps: vi piace???)

#ioluiealtrieffetticollaterali

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